Una Primavera Editoriale

Lo avevamo annunciato nello scorso numero ed ora scriviamo un breve commento alla pubblicazione della traduzione del libro “Inside Out” di Nick Mason.
La cosa che mi ha fatto veramente piacere è quella che è stato riproposto nella stessa edizione inglese senza trascurare nessuna immagine, cosa che per altre pubblicazioni questo piccolo stratagemma editoriale era stato usato. E' superfluo scrivere che cosa contiene, cosa ha voluto dire l'autore, perché nello scorso numero ne avevamo ampliamente parlato, l'unica cosa che adesso bisogna fare è quello di acquistarlo e leggerlo attentamente come un testo sacro perché ci sono davvero aneddoti e cose molto interessanti sino adesso sconosciute. Il mastodontico volume è stato pubblicato dalla “Rizzoli Libri Illustrati” ed è stato messo in vendita a 49,00 €… ne vale davvero la pena!
Mentre è stato pubblicato da poco un nuovo libro dedicato ai Floyd ed in modo particolare all' Lp “The Wall”. Il testo, intitolato “Pink Floyd The Wall - Rock e multimedia” è stato pubblicato dalla casa editrice “Stampa Alternativa” per la collana “Rock People” che, guarda a caso, è diretta dallo stesso autore del libro; Gianfranco Salvatore (insegnante di Storia e metodologia critica della Popular Music alla Facoltà dei Beni Culturali dell' Università di Lecce, e dirige l'Accademia della Critica di Roma), ed è stato messo in commercio al prezzo di 15,00 €. Non ho ancora avuto il tempo materiale di leggerlo, però a prima vista mi è sembrato un lavoro molto ben fatto e curato nei minimi particolari, e riporterei il sunto del lavoro dell'autore che è riportato sulla copertina: “Raccontare THE WALL è come raccontare da capo tutta la storia dei Pink Floyd, ma dal punto di vista del loro stesso mondo. E' il racconto di una musica ispirata a un innato senso della sperimentazione, a una concezione spettacolare, visionaria, multimediale del rock; ma è anche la narrazione quasi privata di tutte le loro angosce esistenziali, del senso tragico della condizione della rockstar, della condanna dell'uomo contemporaneo all'alienazione. Raccontare THE WALL significa spiegare l'immaginario del rock in una prospettiva abitata da sentimenti forti: paura, solitudine, violenza, e un inesprimibile, folle bisogno d'amore. Equivale a raccontare, sulle orme dei Pink Floyd, un cammino incerto e difficile che solo la musica può mettere in scena perché solo al musica può riscattarlo. Ma raccontare soltanto non basta. Bisogna analizzare THE WALL per ripercorrere la storia del rock riconoscendone i punti di incrocio e di scambio con la storia della musica, delle arti, della poesia, del teatro, del cinema contemporaneo. Punti che i Pink Floyd seppero individuare e sviluppare meglio di chiunque altro, interpretando sapientemente il fitto crocevia culturale rappresentato dal loro tempo, che parte dalla psichedelia e arriva fino all'età del computer e di internet. L'analisi di un'opera così articolata - disco, concerto, spettacolo multimediale, film, oggi o domani un musical - costringe a calarsi in tutti i suoi interstizi anche più nascosti e misteriosi: dalle strutture musicali profonde all'uso ora plateale, ora sublime delle tecnologie, dalla psicologia di un protagonista emblematico e indimenticabile fino alla drammaturgia, incredibilmente versatile, di un progetto che funziona e si esprime ai più vari livelli artistici e spettacolari. Campioni europei della psichedelia musicale, utopisti del suoino e della luce, pionieri del teatro rock, poeti e drammaturghi di una multimedialità dalle dimensioni faraoniche ma dal cuore innocente e solitario, con THE WALL i Pink Floyd ci hanno donato un'opera che, oltre a costituire l'acme della loro esperienza e della loro creatività, rappresenta la più complessa realizzazione dell'immaginario rock, e il punto d'arrivo di una delle più belle stagioni della musica del Novecento.”

Luciano Cassulo