Milano 27 Aprile 2005

Non vorrei scrivere la cronaca di un’incontro davvero eccezionale con la fredda mano di un umile responsabile di una fanzine e tanto meno come quella di un giornalista accreditato a questo evento, tanto ci sarà senz’altro qualcuno che lo farà “meglio” di me e si prenderà la gloria per la propria fanzine.
Non avrei mai pensato di poter incontrare personalmente un membro dei Pink Floyd ed invece eccomi qui a raccontare quello che è successo quel memorabile giorno. La tensione per questo evento è iniziata appena arrivato alla libreria Feltrinelli di Milano. Guardando l’ora mi accorsi che erano soltanto le 15.00… e sai a fare arrivare le 19.00…! Comunque chiacchierando e scherzando con alcuni presenti siamo riusciti a far scendere la tensione emotiva e a far trascorrere il tempo. Attorno all’ora stabilita si è sentito un rumoreggiare nel salone ed ecco che è entrato Nick Mason, il quale ha salutato i presenti con un’alzata di mano. Il mio cuore ha iniziato ad andare in fibrillazione perché non mi era capitato di essere così vicino ad uno dei miei idoli musicali. Dopo una piccola introduzione all’incontro, Mason, aiutato da un’interprete, ha risposto ad alcune domande del pubblico e narrato alcuni episodi della sua carriera musicale. Nick ha un spiccato senso di humour, ed alla domanda se erano stati invitati da Waters per il concerto di Berlino lui ha risposto così:”So che Roger ha riservato alcuni posti per le nostre ex mogli… per questo motivo gliene sono grato!”. Oppure quando gli è stato chiesto di narrare un episodio inerente al disco di Dark Side, egli ha raccontato di quando si è recato in banca per chiedere un mutuo per acquistarsi una casa e il direttore gli chiese cosa aveva da dare come garanzia, e lui gli rispose che aveva un disco ai primi posti della hit negli USA e il direttore gli rispose che questo non bastava. Poi finalmente è arrivato il momento tanto atteso cioè quello di farsi autografare il libro. Quando è toccato il mio turno mi sono avvicinato al tavolino con il cuore alla gola e sudavo a freddo per l’emozione. Appena davanti a lui gli ho detto “Ho due piccoli regali per te” e lui mi ha guardato con occhi stupiti. “Questo libro della storia della Ferrari in tiratura limitata e una copia della nostra fanzine”: Mason mi ha guardato stupito e con un grande sorriso mi ha detto “Thank you for your special gift”. Mentre mi autografava la mia copia gli chiesi ancora un piccolo piacere di esaudire il mio sogno di fare la classica foto ricordo e sono stato prontamente accontentato. Congedandomi da lui gli ho stretto la mano come fosse un vecchio e caro amico e con ancora il cuore in gola mi sono allontanato da lui. Le emozioni sono difficili da raccontare, se queste sono ben radicate nel nostro spirito, e tante volte è meglio che ce le teniamo strette un po’ per noi per far si che ci aiutano a mantenere vivi incontri come questi. Tornato a casa la notte non dormii per l’adrenalina che mi saliva in corpo. Parlando per telefono con una mia carissima amica gli dissi: “Sai Paola sono tantissimi anni che seguo questo gruppo ed oggi ho coronato uno dei miei sogni che pensavo irrealizzabili”. La cosa che mi sta facendo davvero piacere è quella di sapere che nella sua libreria ci sia un libro italiano della storia della Ferrari che reca scritto nella prima pagina: “Grazie per la tua buona musica! Luciano Cassulo”.
Vorrei dedicare questo mio incontro con Mason ad una persona davvero speciale la quale mi ha aiutato tantissimo in questi anni… lo so che è poco per quello che hai fatto, ma Giulia il Mason’s Day è dedicato a te!

Luciano Cassulo