Ça Ira, Roma 17 Novembre 2005

"Ci sono certe emozioni che sono talmente radicate nei nostri sentimenti che sono difficili da raccontare perché vivono nella parte più oscura del nostro cuore".
Essere stato presente alla prima mondiale dell'opera di Roger Waters è stato davvero emozionante per due motivi: il primo è per il forte impatto umano per l'incontro con amici che era da parecchio tempo che non vedevo e con i quali sono legato da un profondo e sincero affetto. Il secondo è quello musicale, ed è di questo che dobbiamo parlare in questa occasione. Dopo svariati audizioni del doppio cd, finalmente eccomi ad ascoltare dal vivo la parte impegnata, e forse segreta, di Roger Waters.
Impressionante vedere l'imponente schieramento di strumentali e coristi che sono saliti sul palco per eseguire "Ça Ira". Dopo che i vari componenti hanno preso posto ecco che arriva sul palco accolto da un immenso applauso il buon Waters con un foglio in mano, e nell'apoteosi di battiti mani inizia a leggere e con un buon italiano da il benvenuto agli spettatori e dopo i vari ringraziamenti, e la dedica agli amici scomparsi i coniugi Etienne e Nadine Roda-Gil e Phillipe Constantin, invita sul palco il direttore d'orchestra Rick Wentworth egli attende gli ultimi applausi e il silenzio scende nella sala Santa Cecilia dell'auditorium di Roma e i rumori pre registrati partono e dopo alcune battute della bacchetta del direttore "Ça Ira" va in scena.
Tutti i tre gli atti sono stati commentati visivamente da bellissimi filmati fatti appositamente da Waters per accompagnare la musica. L'unica pecca è stato il montaggio al contrario dell'intero filmato perché i colori del tricolore francese si vedevano al contrario. Comunque a parte questo il tutto è stato magnifico. Musicalmente, come avevo già scritto nel mio articolo sulla recensione di "Ça Ira", non posso dire molto perché la mia conoscenza in questo particolare ambito musicale è praticamente nullo. Comunque devo confessarvi che a me è piaciuta davvero questa esecuzione dal vivo, è stato veramente emozionante assistere a questa prima mondiale e per me era la prima volta in vita mia che partecipavo ad un'opera classica a grossi livelli come a questa che ho assistito.
Alla fine dei tre atti Waters è ritornato sul palco insieme ai tenori ai baritoni e al direttore d'orchestra per fare il meritato bagno di applausi che il pubblico ha giustamente indirizzato a tutti gli artisti e, inutile dirlo a Roger, che era visibilmente commosso.