David Gilmour - On an Island (EMI 355 6952)

Dopo tanta fremente attesa eccomi qui a commentare brevemente il nuovo lavoro solista di David Gilmour.
Iniziamo dalla veste grafica, la quale salta subito all’occhio per il colore rilassante ed il semplice disegno a cento cover. Abbandonato lo studio Hipgnosis, il lavoro è contenuto in un libretto con copertina rigida, stile volume di enciclopedia, dove al suo interno, oltre al cd con disegno in stile psichedelico su sfondo azzurro, troviamo una ventina di pagine nelle quali sono riportate le liriche delle ballate e i credits del sopporto. I disegni usati per commentare le varie pagine sono molto semplici e particolari, le varie elaborazioni fotografiche colpiscono subito gli occhi di chi le osserva. Se ci aspettavamo la misteriosa, classica ed elaborata grafica floydiana siamo rimasti tutti delusi… la semplicità mi pare che sia parola d’ordine che accompagna “On An Island”. Mettiamo il cd nel lettore ed iniziamo ad ascoltarlo… premetto che il mio umile giudizio è sull’intero lavoro. L’aria che viene fuori da questo lavoro suona molto di “ricordi musicali” i quali appartengono ai vari dischi dei Pink Floyd. Si possono ascoltare schitarrate psichedeliche in pieno stile barrettiano, arie e riff che vengono ripresi ed usati a doc dai vari dischi vedi More, Animals, Whis You Were Here, e non me ne volete, mi pare di ascoltare una specie di riassunto musicale di più di trent’anni di onorata carriera floydiana. La costruzione delle ballate è molto semplice: cantato ed inciso di chitarra, d’altronde lo sappiamo tutti che il buon David non ha la capacità di scrivere testi… lo ha confessato anche lui nelle sue interviste e la moglie Polly Samson lo aiuta in questo compito. Gli amanti della chitarra sono appieno soddisfatti… ce n'é da vendere! Questo non è, e non sarà il disco del nuovo millennio però usando le parole dell’autore “è un cd che ti entra dentro e va a toccare la spiritualità di ognuno di noi”. E a forza di ascoltarlo sarà proprio così, ma non so cosa porteremo con noi, senz’altro sarà un lavoro come i suoi due vecchi lavori solisti e soltanto gli addetti ai lavori li ricorderanno. Dimenticavo… ho acquistato il disco il 6 marzo… BUON COMPLEANNO DAVID!!!

Luciano Cassulo