A Proposito di On an Island

Scusatemi per questo mio sfogo, ma questa riflessione mi è scaturita dopo il concerto di Gilmour.
Trascorrendo il pomeriggio a chiacchierare con le persone presenti mentre si attendeva l’arrivo di Gilmour, si commentava il suo nuovo lavoro solista. Come ho scritto nella mia recensione, il lavoro solista di Gilmour non mi è piaciuto molto perché è troppo pieno di trascorsi musicali floydiani. Personalmente considero molto di più il vecchio lavoro solista “About Face” che questo “On An Island”. Se esamino il Cd nell’odierno e scarno mondo musicale il lavoro è da considerarsi buono, ma se solo mi soffermo un attimo a pensare a chi gli ha dato i natali, il disco non mi dice nulla di nuovo, pur sempre riconoscendo la sua grande bravura come chitarrista.
Spiegato questo, ho notato che parecchi fan adorano questo lavoro, lo considerano un ottimo Cd e, rispettando a pieno i loro gusti, mi guardavano in modo strano per aver espresso un giudizio negativo.
Allora mi sono posto queste due domande:
1) Non è che per essere un buon fan bisogna accettare sempre tutto quello che ci viene proposto dai nostri beniamini musicali?
2) Dire che non piace una cd, non vuol mica dire che non sono un ottimo fan?
Essere un fan, secondo me, comporta di mostrarsi imparziali e dire la propria idea, e penso che le migliori critiche possano provenire da tutti noi che seguiamo “da vicino le gesta eroiche dei nostri eroi”. Ecco la motivazione delle due domande che ho riportato qui sopra, a cui spero di trovare presto una risposta, e magari aprire un dibattito con chi legge questa mia riflessione.
Concludendo torno a ribadire che rispetto a pieno le persone e tutte le loro idee, e vi chiedo una piccola cortesia… non lasciatemi “su un’isola” ad annoiarmi se non la penso come voi!

Luciano Cassulo