Arena di Verona, 4 Giugno 2006

E' sera, ed e' la mia prima volta all'Arena di Verona (il tempio della lirica).
Sono piuttosto emozionato per l'approssimarsi del concerto dell'anno, Roger Waters (altro che Rolling Stones).
Dopo un viaggio di un paio d'ore da Milano e altre 2 ore passate in compagnia di amici che altrimenti non avrei mai
conosciuto di persona, entriamo verso le 20 nell'arena gia strapiena e subito ci accolgono le "hostess" che ci
accompagnano ai nostri posti, prorio come ad un concerto in teatro.

Alle 21:30, con una precisione impeccabile udiamo i fatici "einz twei drei..." e Roger iniza alla grande con una In the Flesh
degna dei tempi migliori. Lo show e' molto bello, con un megaschermo alle spalle ed una specie di griglia dove
compaiono effetti luminosi o scritte scorrevoli. Seguono a ruota i suoi grossi successi con i Pink Floyd :

Mother
Shine on you crazy diamond
Have a cigar
Wish you were here
Set the controls for the heart of the sun

fino a quando, in un momento di pausa, sembra quasi chieda il permesso di eseguire pezzi da Final Cut :

The gunners dream
Southampton docks
The Fletcher's Memorial home

Ovviamente il responso e' unanime e le scene che si svolgono sul megaschermo, sono veramente toccanti.
Segue una Perfect Sense che il pubblico sembra non riconoscere inizialmente ed una Leaving Beirut
mimata a cartoni animati sul megaschermo. Conclude la prima parte del concerto (e siamo gia a quota un ora e mezza)
una stupenda quanto inattesa Sheep.

Dopo circa 20 minuti di pausa eccolo tornare con il tanto atteso The Dark side of the Moon.
Viene suonato interamente in tuttle le sue parti, compreso lo schermo circolare dove vengono
proiettati sia i filmati dell'epoca che nuovi, molto belli ed attuali.

Una volta terminato Dark Side, la classica "falsa uscita" ed eccoi rientrare per ben cinque bis, tutti da The Wall

The happiest days of own life
Another brick in the wall 2
Vera
Bring the Boys back home
Comfortambly Numb

Molto bella quanto inusuale Vera ed a seguire una Bring the Boys back home il cui testo scorre a caratteri cubitali
sulla griglia alle spalle del gruppo. Alla fine, Roger e il suo gruppo escono definitvamente dopo quasi TRE ore di musica.

Unico rammarico, come sempre, e' la mitica Comfortambly Numb che, sia cantata da Gilmour che da Waters da soli,
non ha mail quel "sapore" che ha quando la cantano insieme. Ce ne siammo accorti al Live8.

Potete ammirare le foto del concerto a questo indirizzo :
http://www.batini.com/_scripts/rw_arena.php

Lucilio Batini