Esposizione a Venezia Dedicata ai Pink Floyd

Dall'anno scorso, nell'ambito della manifestazione "SmsVenice", sono stati presi dei contatti da Frank Tomasi con Storm Thorgenson, per ricreare una esposizione "stile Parigi" a Venezia, una mostra dedicata ai Pink Floyd ed al loro immenso patrimonio scenico live. S'era detto qualcosa già a dicembre, ma al momento avevo lasciato cadere la notizia, in quanto c'era il Natale. Nell'ambito di questa mostra ci dovranno essere due sezioni distinte, una dedicata a Syd Barrett, tra l'altro con i suoi quadri (come a Cambridge), un'altra dedicata all'indimenticato Wright, la prima del suo genere. In più, l'idea originale era quella di far partire la mostra in occasione del ventennale del concerto di Venezia 1989 e così creare una terza sezione extra con un padiglione dedicato al concerto. I primi problemi ci sono stati quest'anno, benchè se ne parla ormai da novembre 2008. Il problema maggiore è stato (e sarà) dove fare fisicamente l'esposizione (Venezia non è proprio l'ideale per questo tipo di mostre), a cui si è aggiunta la situazione non proprio rosea di Storm Thorgenson, che si è aggravato dallo scorso mese. Insomma, organizzare una mostra così richiede almeno 7-8 mesi di lavoro, cosa impossibile per questo luglio. Almeno rimanendo sull'idea originaria.
Lo stesso Paul Loasby, manager di Gilmour, mi ha subito confermato (il giorno dopo dell'articolo sul Gazzettino di Venezia) che è saltato il viaggio che doveva fare a Venezia prima di Pasqua, "...because Storm Thorgerson is ill"; ha posposto il viaggio a venezia per un importante motivo, ha bisogno per forza che lo stesso Storm veda il futuro sito dell'esposizione ("...as I need his observations on the site"), dove fisicamente dovra collocare tutti i pezzi da novanta, che, confermo, comprenderanno quasi tutto quello che avete visto a Parigi e anche altro (letto, maiale del 1989, MrScreen originario, ...). La mostra di Storm sarà comunque l'ultima dedicata alle vecchie strumentazioni, in quanto i Floyd vorrebbero allestirne una dedicata alla loro tecnologia moderna (diciamo 1987 in poi). Vedremo. Poi qui si intreccia l'altro discorso. I Floyd prepareranno qualcosa nel 2010? E Gilmour? Notizie in tal senso non ci sono, solo pezzettini di news qua e là. Ma non conferme. Voci attendibili del Floyd Management dicono a denti stretti che qualcosa è in ballo, ma è tutto da decidere, o meglio, è tutto da verificare e potrebbe essere smentito ufficialmente; ci sarebbe un bel po' di materiale fermo all'Astoria dal 1994 e dunque mancherebbe solo un mixaggio degno e un ritrovo costante dei due superstiti. Certo, un tour credo sia da escludere, troppe volte Gilmour stesso ha detto di non reggere un tour come Pink Floyd, meglio uno solista, come nel 2006. Poi c'è un'altro fatto, vi ricordate Durga McBroom? Chi la conosce bene, dice che sospetta che ci sia qualcosa di attivo in campo Floyd: negli ultimi mesi vola spesso da San Francisco a Londra per lavoro... Vedremo... Come dire, ne sappiamo quanto prima. Ho girato la notizia a Colin Turner di "A Fleeting Glimpse", che a sua volta ha ricevuto questa risposta dal manager di Gilmour. ""...He confirm that they are looking at the possibility of an exhibition, although it's only in the discussion stage at this time. He also stated that it was doubtful that there will be a new album and tour from David in 2010, and assured us that there would be nothing new from Pink Floyd..."" Per cui, per ora, conferma la mostra, ma non il resto (Tour e disco). Tutto fermo per ora.

Sefano Tarquini