Roger Waters - The Wall Live 28 Luglio Roma Stadio Olimpico

The Wall Live approda allo Stadio Olimpico di Roma, cornice perfetta per il ritorno nel nostro paese di uno degli spettacoli più straordinari della storia del rock.
La scenografia è stata ingrandita e migliorata per i concerti "open air", anche il suono e gli arrangiamenti cambiano: tutto diventa più colossale e allo stesso tempo più coinvolgente.
Ora, sul muro, vengono proiettati anche i primi piani dei musicisti, accompagnati da animazioni, filmati e dai soliti pupazzi giganti, che in uno stadio come questo sembrano rimpiccioliti.
Il pubblico rimane a bocca aperta già alla fine di In The Flesh?, il primo brano, sballottato tra musica, luci, fuochi d'artificio e dall'aereo che si schianta vicino al palco.
I suoni sempre più avvolgenti e i nuovi arrangiamenti, danno un tocco di freschezza nuova all'opera; i brani scorrono in modo più fluido rispetto al precedente tour.
Unico neo, il microfono che non funziona nella prima strofa di Nobody Home, ma Waters riesce a scherzarci su.
Roger dedica il concerto a Jean Charles de Menezes, ragazzo ucciso a Londra perchè scambiato per un terrorista.
Il concerto termina con Waters e la band che cantano e suonano insieme a tutto lo stadio una italianissima "alè oh oh"!!!
Stando a quanto hanno scritto i giornali erano presenti 40/50 mila persone, anche se credo che fossero almeno 60 mila, tutti appagati pienamente, visti i commenti che si sentivano.

Fabrizio Taricco